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mercoledì 6 aprile 2011

La Terra come una patata bitorzoluta

 
Dimenticate la perfetta ed elegante forma sferica dei mappamondi sulle scrivanie: la Terra, in realtà, più che ad una palla liscia somiglia ad una patata bitorzoluta. E' questa la fotografia del nostro pianeta che scaturisce dai dati del satellite GOCE (Gravity Field e Steady-State Ocean Circulation Explorer) dell'Agenzia Spaziale Europea.

La missione GOCE, partita nel marzo 2009, ha lo scopo di effettuare delle misure precise della gravità terrestre; il satellite contiene sei accelerometri di alta precisione, e si muove in un'orbita a circa 255 chilometri di quota.

I dati, riferiti ad un anno di misure, mostrano una mappa colorata raffigurante il geoide, cioè la forma che assumerebbe la superficie terrestre se fosse ricoperta interamente da acqua ed influenzata dalla sola gravità. Il risultato, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è una sfera "liscia", in quanto la massa non è distribuita in maniera uniforme all'interno del globo terrestre. Differenti parti del globo esercitano infatti delle forze gravitazionali diverse sul mare, con il risultato che in alcune zone il livello marino è più alto (in blu nella figura), mentre in altre risulta più basso (zone rosse e gialle). Per un fattore di comodità, la visualizzazione delle quote è stata amplificata di 7000 volte, e quindi, in realtà, le creste e gli avvallamenti sono 7000 volte meno marcati.

La visualizzazione mostra l'altezza della superficie marina al netto dell'azione delle maree e dei venti; questi ultimi hanno infatti un ruolo molto importante nella distribuzione delle masse d'acqua. Per capirlo, basta pensare ad un ventilatore posto vicino ad una vasca: con il ventilatore acceso l'acqua tenderà ad accumularsi nel lato opposto a quello di provenienza del flusso d'aria, salvo poi tornare a livellarsi sotto l'azione della gravità quando il flusso si interrompe.

La nuova mappa del geoide sarà utile per studiare la circolazione oceanica, la dinamica del ghiaccio, i cambiamenti del livello del mare ed i terremoti. Studiare le correnti "reali" è infatti molto importante, visto il loro ruolo nel trasporto di calore e la loro influenza nei cambiamenti climatici.

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