
I primi studi sui numeri primi si possono attribuire a Euclide, tra il IV ed il III secolo a.c., ma il grosso impulso è stato dato da Gauss, Fermat, e sopratutto da Bernard Riemann nel corso del XIX° secolo.
I mattoni della matematica. I numeri primi sono i mattoni costituenti di ogni numero naturale; il teorema fondamentale dell'aritmetica afferma infatti che ogni numero naturale può essere ottenuto dalla moltiplicazione di numeri primi, e l'nsieme di questi numeri primi è unico. Prendiamo per esempio il numero 140: questo può essere ottenuto dalla moltiplicazione di 2*2*5*7, tutti numeri primi. Non ci sono altri gruppi di numeri primi che moltiplicati tra loro danno come risultato il numero 140. Un'altra caratteristica dei numeri primi è che ne esistono infiniti: sebbene il loro numero tende a diminuire mano a mano che si va avanti nella ricerca, Euclide scoprì che ne esiste comunque una infinità.

Numeri primi in natura. La principale caratteristica dei numeri primi, cioè quella di non avere divisori oltre a 1 e a se stessi, ha delle importanti applicazioni anche in ambito naturale: esistono infatti due specie di cicale, la Magicicada septendecim e la Magicicada tredecim, che hanno un ciclo di vita rispettivamente di 17 e 13 anni. Queste cicale vivono sotto terra nello stato di ninfe per tutti gli anni tranne l'ultimo, quando passano allo stato adulto ed escono dal terreno per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova. Il fatto che i lori cicli siano numeri primi, garantisce che le due specie dovranno dividere l'ambiente solo una volta ogni 201 anni (17 x 13) ed evitando quindi alle due specie di cicale una competizione eccessiva.

Problemi aperti. I numeri primi sono una fucina di congetture ancora da dimostrare. La più importante è forse l'Ipotesi di Riemann, la quale, se dimostrata, implicherebbe una sorta di regolarità nella distribuzione dei numeri primi. La congettura di Goldbach afferma invece che ogni numero pari maggiore di due può essere scritto come somma di due numeri primi: anche in questo caso si è in attesa di una dimostrazione matematica. Infine: quante coppie di numeri primi gemelli esistono (cioè numeri primi distanti solo due unità, come 11 e 13)? Euclide affermò che ne esistono infinite, ma nessuno è ancora riuscito a dimostrarlo.
Interessante davvero. Vorrei saperne di più sulla tecnica/algoritmo/procedura delle Carte di credito che utilizzano i numeri primi ed l'ultimo teorema di Fermat.
RispondiEliminaVisconti Vincenzo
indirizzo elettronico: viscontivincwenzo@fastwebnet.it
tyu oipntijho rhghfhhhhff
RispondiEliminaI numeri primi hanno una e una sola ragion d'essere. La loro "caotica" collocazione tra gli altri numeri non è un caso o mistero incomprensibile, e non vi sono formule che racchiudono gli infiniti numeri primi, ma per accedervi occorre un semplice metodo associato ad una potente rete computazionale ed un programma ivi inserito all'uopo
RispondiEliminaIo ci credo!
RispondiEliminaUwu
Elimina