Tutti, chi più o chi meno, almeno una volta hanno tentato la fortuna, nella speranza di fare il colpaccio, chiudere con il lavoro e trasferirsi nella agognata isoletta tropicale. E tra casinò, lotterie e grattini vari oggigiorno ce n'è davvero per tutti i gusti (e le tasche...); ma siamo proprio sicuri che questi giochi siano onesti, ovvero, la vincita che andrei ad incassare è quella giusta o mi dovrei aspettare qualcosa in più?
Prima di proseguire la discussione ci tengo a sottolineare che il termine onestà, in questo articolo, è inteso in senso matematico e statistico, mai in quello giuridico o morale.
Dunque, dal punto di vista statistico, il premio deve essere collegato alla probabilità di vincita: se tale probabilità è dell'1%, allora, in caso di vittoria, dovrei ricevere cento volte la somma puntata. Prendiamo l'esempio dei dadi: la possibilità di indovinare un numero in un lancio è di 1 su 6. Ne consegue che, se avessi puntato 1€, in caso di vittoria ne dovrei ricevere 6. Sempre con il dado, se puntassi ad un numero pari (o dispari) le possibilità sarebbero di 3 su 6, pertanto, in caso di vittoria, dovrei ricevere il doppio della puntata. Nella realtà questo non può accadere, in quanto verrebbe meno il guadagno da parte del banco, che sia lo stato o il proprietario del casinò.







