Secondo uno studio effettuato dal Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research, una fase climatica particolarmente variabile potrebbe essere una delle principali concause della caduta dell'impero romano. Infatti, ricostruendo il clima degli ultimi 2500 anni è emerso un significativo collegamento tra i cambiamenti climatici e le fasi di crescita o decadenza delle civiltà.
Il gruppo di ricerca, guidato da Ulf Buntgen, è riuscito a ricostruire gli andamenti generali delle precipitazioni e delle temperature nell'Europa occidentale negli ultimi 2500 anni, analizzando gli anelli di 9000 piante, tra querce, aceri e pini. Tra gli anni 250 d.c. e 550 d.c., il clima ha mostrato una grossa variabilità, con un'alternanza tra fasi asciutte e fredde ed altre fasi calde ed umide. La durata decadale di queste fasi sembra essere quella di maggior impatto sulle civiltà, in quanto provocano dei danni all'agricoltura, ma non sono lunghe abbastanza affinchè le popolazioni vi si possano adattare.
Le fasi climatiche più turbolente hanno coinciso con sconvolgimenti politici e con ondate di migrazioni, in particolare quelle barbariche; già nel 500 d.c., l'impero romano d'occidente era caduto.
D'altro canto, alcune lunghe fasi di stabilità sociale proprie del periodo medievale, sono state caratterizzate anche da una relativa stabilità dal punto di vista climatico. Questo fatto non ha comunque salvaguardato la società da altri tipi di sciagure; la peste, ad esempio, che si è diffusa in un periodo di clima umido, dato che le malattie si diffondono più rapidamente in condizioni di elevata umidità.
Questa relazione tra il clima e la guerra non ha riguardato solo l'Europa: ulteriori studi hanno infatti mostrato come le principali fasi belliche nell'ultimo millennio nella Cina settentrionale si siano verificate in occasione di periodi climatici insolitamenti freddi.
Comunque è estremamente difficile, partendo da questo tipo di studi, estendere delle conclusioni riguardo al periodo attuale; le società moderne, infatti, non sono così dipendenti dal clima, dal momento il commercio o la tecnologia possono mitigarne gli effetti. Questo non è però così scontato per alcune società dell'Africa, dove alcune guerre civili potrebbero trovare ancora un fondamento nelle particolari condizioni climatiche.
fonte: Newscientist
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