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mercoledì 12 gennaio 2011

I temporali creano l'antimateria



Gli scienziati della NASA che lavorano con il telescopio spaziale Fermi per la rilevazione dei raggi gamma, hanno scoperto un fenomeno mai visto prima d'ora: i temporali producono fasci di antimateria verso lo spazio. Gli scienziati pensano che l'antimateria si formi grazie a quelli che si chiamano Terrestrial Gamma-ray Flash (TGF), una sorta di  getti di raggi gamma prodotti all'interno delle tempeste.

Il telescopio spaziale Fermi è stato lanciato per rilevare i raggi gamma, le onde elettromagnetiche di più alta energia; si formano, tra l'altro, quando una particella colpisce un'antiparticella, annichilendosi a vicenda e generando i raggi stessi. Ad oggi, Fermi ha rilevato raggi gamma di energia fino a 511 mila elettronVolt, il chiaro risultato di uno scontro tra un elettrone e la sua antiparticella, il positrone. Sebbene Fermi sia stato progettato per la rilevazione dei fenomeni ad alta energia dell'universo, sta controllando anche l'atmosfera terrestre; dal 2008, anno del lancio, ha già identificato 130 TGF.

Nella maggior parte dei casi, la sonda era posizionata al di sopra dei temporali, tranne in quattro casi in cui invece si trovava lontana. Anche se la sonda era lontana dal temporale, era comunque collegata con esso dal punto di vista magnetico: gli elettroni ed i positroni ad alta velocità prodotti, hanno comunque raggiunto i sensori sotto la forzante del campo magnetico terrestre. Il fascio poi ha superato la sonda, ha raggiunto il punto cosiddetto specchio, ed tornato verso la navicella dopo appena 23 millesimi di secondo. In entrambi i passaggi, i positroni hanno colpito gli elettroni della navicella, annichilandosi e producendo i raggi gamma poi rilevati. Tali raggi posseggono un'energia pari a 511 mila elettronvolt, chiaro segno dell'annichilazione elettrone-positrone.

Gli scienziati hanno a lungo sospettato che i TGF derivino da forti campi elettrici che si possono generare  nella parte superiore dei temporali. Nelle giuste condizioni, dicono, il campo diventa abbastanza forte da sparare verso l'alto una sorta di eruzione di elettroni. Raggiungendo velocità prossime a quella della luce, questri elettroni ad alta energia emettono raggi gamma quando vengono deviati dalle molecole d'aria; normalmente, sono proprio questi raggi gamma che vengono rilevati come TGF. Se questi raggi gamma colpisono un atomo, ecco che si forma una coppia composta da un elettrone ed un positrone; quest'ultimo, poi, seguendo il campo magnetico terrestre, viene portato verso il telescopio Fermi, interagisce con gli elettroni della sonda formando un raggio gamma, che viene infine rilevato.

Ecco quindi un motivo in più per apprezzare i fenomeni temporaleschi in tutta la loro inquietante bellezza; quando vedremo un fulmine e sentiremo un tuono, sapremo che anche un pò di antimateria è stata creata sopra le nostre teste. 
fonte: NASA

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