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lunedì 6 dicembre 2010

Clima: i gas anestetici inquinano come un milione di auto


La prossima volta, se non ci sarà è meglio, che dovremo passare per una sala operatoria, oltre a preoccuparci per la nostra salute bisognerà preoccuparsi anche della salute della Terra. Recenti studi hanno infatti mostrato come i gas anestetici usati in ospedale, hanno lo stesso effetto sull'atmosfera dei refrigeranti che stanno per essere messi al bando dall'Unione Europea.

Un chilogrammo di gas anestetico, infatti, ha lo stesso effetto di 1620 kg di anidride carbonica (CO2): questo il risultato di un recente studio effettuato da chimici dell'Università di Copenhagen e dalla NASA, in collaborazione con gli anestesisti della University of Michigan Medical School. La quantità di gas necessaria per ogni singola procedura chirurgica non è elevato, ma in un anno influisce sul clima quanto farebbero un milione di automobili.

In particolare sono stati presi in esame tre diversi composti gassosi usati regolarmente nelle anestesie, e che, pur essendo più dannosi della CO2,  hanno dei diversi potenziali di riscaldamento globale. Si tratta dell'isolflurano, del sevoflurano e del desflurano: il meno pericoloso ha un potenziale pari a 210 volte quello della CO2, mentre per gli altri due si va da 520 a 1620 volte la CO2.

L'idea di tale ricerca è scaturita ad uno studioso mentre si trovava in ospedale con la moglie partoriente: quando l'anestesista ha spiegato la composizione del gas (un composto di alogenati), il ricercatore lo ha subito collegato con la famiglia dei gas refrigeranti tipo il freon, la quale è stata messa sotto accusa in passato per il buco dell'ozono.
Ma tali gas sono anche correlati con l'HFC-134a, che diventerà vietato in tutta Europa a partire da gennaio 2011. Con un potenziale di riscaldamento globale circa 1300 volte quello della CO2, HFC-134a ha gli stessi effetti del peggiore dei tre gas anestetici analizzati. Non che la quantità di anestetico usato possa giustificare un divieto, ma questo non significa che bisogna restare indifferenti.

Questo fatto dovrebbe far riflettere gli anestesisti, facendo loro scegliere, a parità di efficacia medica, il gas meno inquinante, e soprattutto, far pensare tutti quelli che maneggiano gas, anche all'impatto che questi possono avere sull'ambiente.

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