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martedì 30 novembre 2010

Nuove tecnologie nella previsione della propagazione degli incendi






Gli incendi nelle case e negli uffici potranno essere affrontati in maniera più efficiente, grazie a nuove tecnologie che prevedono la modalità di diffusione del fuoco. Una nuova tecnica è infatti in grado di combinare i dati provenienti dai sensori situati negli edifici in fiamme, inserendoli come input a modelli matematici, e fornendo quindi informazioni importanti sulla propagazione dell'incendio alle squadre di soccorso.

La tecnologia, nota come  "Sensor Assisted Fire Fighting", potrebbe far risparmiare tempo prezioso ai vigili del fuoco, i quali, grazie a queste informazioni preziose fornite in anticipo, possono migliorare la gestione dell'evento e minimizzare l'impatto del fuoco.

Il sistema funziona grazie a dei semplici sensori incorporati nei rilevatori di fumo, nei termometri per ambienti o nelle telecamere a circuito chiuso; tali sensori sono in grado di misurare la temperatura sviluppata dall'incendio e l'altezza delle fiamme. Partendo proprio da questi dati, sofisticati modelli matematici riescono poi a predirre  la dinamica del fronte del fuoco.

Questa nuova tecnologia, sviluppata da ricercatori dell'Università di Edinburgo, non solo fornisce una sorta di osservazione dell'incendio in tempo reale, ma risulta costantemente aggiornata grazie ai nuovi dati che giungono dai sensori. Se le condizioni cambiassero repentinamente, per esempio a causa della rottura di una finestra, le nuove misure permetterebbero di adeguare le previsioni in tempo reale.



La ricerca, pubblicata nella Gazzetta sicurezza antincendio, è stata parzialmente finanziata dal Technology Strategy Board del Regno Unito e dall'Unione Europea.



Il Dott. Guillermo Rein, che ha supervisionato lo studio, ha dichiarato: "I vigili del fuoco seguono spesso il loro istinto quando si trovano ad affrontare un incendio Questa tecnologia potrebbe dare loro le informazioni extra di cui hanno bisogno per prendere in considerazione tutte le varie opzioni disponibili nella gestione dell'emergenza,  con lo scopo di ridurre i rischi inutili e salvaguardare così la vita umana e i beni materiali".


Il sistema, sebbene stia dando già dei buoni risultati, necessità però di ulteriori studi prima che possa essere messo in pratica operativamente.

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