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mercoledì 1 settembre 2010

A caccia di neutrini: quasi pronto il rivelatore IceCube

A vent'anni dalla sua progettazione, è quasi terminata la costruzione di Icecube, il rivelatore di neutrini più grande al mondo. L'osservatorio, che è stato costruito al di sotto dei ghiacci antartici, sarà finalmente completato nel dicembre di quest'anno: sarà composto da 5160 sensori ottici, e con i suoi 1000 m di lato diventerà il rivelatore più grande del mondo, contro i 40 m dell'attuale rivelatore giapponese Superkamiokande.
Tutto questo per cercare di capire finalmente l'origine dei raggi cosmici: ad un secolo dalla loro scoperta, infatti, non è ancora chiara l'origine di queste particelle e come esse possano acquisire una così grande energia. Dopo la luce, i neutrini sono le particelle più diffuse nell'universo. I neutrini ad alta energia vengono creati in occasione dei fenomeni spaziali più violenti, come le esplosioni stellari ed i getti di raggi gamma. Dal momento che non hanno carica elettrica e una massa praticamente nulla, essi interagiscono in maniera molto debole con la materia: quotidianamente il nostro corpo viene attraversato da migliaia di miliardi di neutrini senza che vi siano interazioni. Solo in rarissime occasioni un neutrino può colpire un nucleo atomico, creando una particella chiamata muone e della luce blu che può essere rilevata da appositi sensori ottici. Proprio analizzando queste collisioni si cercherà di scoprire qualcosa di più sull'origine dei neutrini ad alta energia.

fonte: American Institute of Physics

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