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venerdì 18 giugno 2010

Come si effettua una previsione meteorologica?



Dal valore misurato in una stazione meteorologica al simbolino che compare sulla grafica delle previsioni c'è parecchia strada: vediamo quali sono le fasi di una previsione meteorologica. Prima di iniziare, premetto che lo strumento principe per la previsione meteorologica a breve-medio termine (quindi da +12 ore fino a più o meno 5-7giorni) è il "modello meteorologico", un simulatore dell'atmosfera formato dalle equazioni che governano l'evoluzione delle variabili meteorologiche. Per alcuni motivi, che spiegherò in un altro post, le equazioni del modello devono venire applicate e risolte non su tutti i punti del globo in maniera continua, ma solo in un insieme di punti che formano un grigliato tridimensionale. Tale reticolo copre tutto il globo fino ad un'altezza di circa 10-12 km.
La previsione meteorologica numerica (viene così definita quella fatta con un modello meteorologico) è quello che in fisica viene definito "problema alle condizioni iniziali": dato il valore di partenza di una variabile e data l'equazione che ne governa l'evoluzione è possibile, teoricamente, prevedere il valore di quella stessa grandezza per qualsiasi istante futuro. Quindi, come prima cosa, bisogna definire lo stato iniziale dell'atmosfera, cioè il valore delle grandezze meteorologiche su tutti i punti di questo grigliato tridimensionale, a partire da tutte le osservazioni effettuate dagli strumenti di misura sparsi per il globo (stazioni meteo, radiosonde, satelliti, radar, boe...). Una volta trasferite, grazie a procedure matematiche, queste informazioni dai punti osservazione ai punti del grigliato (fase detta analisi oggettiva), vengono applicate le equazioni (tramite potenti supercomputer) ed è quindi possibile avere la previsione delle varie grandezze meteorologiche per tutti gli istanti futuri. E' possibile cioè ricostruire, di solito a passo minimo di 3 o 6 ore, per esempio i campi di pressione, temperatura, precipitazione, vento previsti per il giorno stesso o per i giorni successivi, su tutto il globo.
Questi campi servono per fare una previsione cosiddetta sinottica, cioè su un'area relativamente grande (nazionale o continentale); per affinare la previsione su una determinata zona, si possono successivamente risolvere le equazioni su un'area limitata del globo con degli altri modelli meteorologici, sostanzialmente identici ai precedenti, ma con il grigliato che si estende su un'area più piccola e che quindi risulta più fitto.
Queste previsioni sono comunque ottenute da un simulatore, che, per quanto preciso e ben costruito, non sarà mai uguale alla realtà; i campi previsti, quindi, possono contenere degli errori, di solito tanto più grandi quanto più lontana è la scadenza di previsione. Ecco quindi che il ruolo del meteorologo risulta essere fondamentale: egli, in forza delle sue conoscenze e dell'esperienza acquisita, deve essere in grado di riconoscere i possibili errori del modello e correggere la previsione in maniera soggettiva.
Un ultimo consiglio: diffidate di quei siti che vi propongono previsioni estremamente dettagliate per ogni comune fino a chissà quanti giorni: quelle sono le uscite dirette dei modelli meteorologici, quindi senza alcun filtro "umano" e con tutti gli errori che ne conseguono.

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