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venerdì 7 gennaio 2011

Caccia al nucleo della Luna

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La Luna, il corpo celeste più vicino alla Terra, ha sempre attirato l'attenzione degli scienziati: capire un pò di più del nostro satellite, significa capire qualcosa in più anche della stessa Terra. Analizzando con nuove tecnologie i vecchi dati sismici, provenienti dai quattro sismometri lasciati dalle sonde Apollo, un gruppo di ricercatori guidati dalla NASA è giunto ad una importantissima conclusione: la Luna possiede un nucleo.


Secondo questo studio, il nucleo lunare è formato da una sfera solida di circa 150 miglia di raggio, ricca di ferro, e da un guscio fluido più esterno di 205 miglia di spessore; tra i due è presente uno strato parzialmente fuso di 300 miglia di spessore.

La parte più interna della Luna ha sempre rappresentato un grosso scoglio per gli studiosi: i dati Apollo, infatti, erano troppo rumorosi per essere utilizzati per questi scopi. Attaverso l'utilizzo di altre tecniche, si era giunti alla conclusione che la Luna possiede un nucleo, ma nulla si è riuscito a dire riguardo alla composizione e alle dimensioni.

I sismografi sparsi per tutto il globo terrestre possono dare informazioni sull'interno della Terra: analizzando infatti le onde sismiche che scaturiscono dai vari terremoti, è infatti possibile capire la principali caratteristiche degli strati che compongono l'interno del nostro pianeta. Allo stesso modo, analizzando i terremoti lunari è possibile studiare l'interno della Luna.

I ricercatori coinvolti in questo studio, hanno pensato di applicare un'elaborazione dei dati detta "di array"; in questo modo, i segnali vengono sommati tra di loro attraverso particolari combinazioni e successivamente studiati. Questo consente di estrarre dei segnali i quali, seppure deboli, hanno permesso di identificare la composizione e lo stato fisico della materia alle varie profondità. Se le onde sismiche rimbalzano in qualche interfaccia profonda, come per esempio quella tra il nucleo ed il mantello, questo segnale deve essere presente in tutte le registrazioni, sebbene nascosto dal rumore di fondo. Combinando quindi tra loro le varie registrazioni, il segnale della riflessione del nucleo diventa visibile, consentendo di mappare la Luna in profondità.

La ricerca ha mostrato una notevole somiglianza tra la struttura interna terrestre e quella lunare; il nucleo sembra contenere una piccola percentuale di elementi leggeri, tipo lo zolfo, proprio come accade nel nucleo della Terra, in cui sono presenti, tra gli altri, lo zolfo e l'ossigeno.
fonte: physorg

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