I ricercatori dell'Università delle Hawaii, a Manoa, hanno affermato che l'oceano ad ovest dell'arcipelago hawaiano potrebbe essere il luogo ideale per un futuro impianto di energia rinnovabile basato sull'oceano, il quale dovrebbe usare l'acqua delle profondità oceaniche per far funzionare dei motori termici e produrre una notevole e costante quantità di energia. La tecnologia è conosciuta come Ocean Thermal Energy Conversion (OTEC): si tratta di mettere un motore termico tra l'acqua calda immagazzinata alla superficie dell'oceano e l'acqua fredda pompata dalla profondità. Come una palla che rotola da sola in discesa, il calore fluirebbe dal serbatoio caldo a quello freddo; maggiore la differenza di temperatura e più forte è il flusso di calore che può essere utilizzato, per esempio, per far funzionare una turbina e produrre così energia elettrica.
differenza media di temperatura tra le profondità di 20m e 1000m nel periodo 01.07.2007 - 30.06.2009 |
La tecnologia OTEC risale a più di mezzo secolo fa, ma non è mai decollata a causa del costo più basso delle tecnologie basate sul petrolio e sul carbone. Ma ci sono luoghi nella Terra dove anche grandi impianti OTEC diventerebbero competitivi, soprattutto dove la differenza di temperatura oceanica è più grande.
Analizzando i dati oceanografici, si è visto che la differenza di temperatura nella parte occidentale dell'arcipelago è più grande di circa 1° rispetto a quella che si ha nel lato orientale; questo si traduce in un 15% in più di potenza di un eventuale impianto OTEC.
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